giorgio levi

Lerner-Repubblica, scambi d’opinione velenosi. Sul Fatto: “Sono in un giornale senza padroni”. Replica: “Gad, con chi andrai in barca questa estate?”

Insomma, se ne sono date di santa ragione. A parole, certo. Ma non si sono risparmiati. Il passaggio di Gad Lerner da La Repubblica a Il Fatto Quotidiano nella rissa della rete non è passato inosservato. Gad l’altro giorno, al suo esordio con Marco Travaglio, aveva scritto Che ci faccio al Fatto, giornale senza padroni. Accusando la Repubblica di John Elkann di essere diventata una monarchia assoluta. Perciò meglio Il Fatto, che non ha padroni.

Naturalmente i social si sono accaniti. E quasi tutti i partecipanti alla rissa collettiva hanno ricordato a Lerner di essere vicedirettore della Stampa dell’Avvocato Agnelli, firma della Repubblica di Carlo De Benedetti, editorialista del Corriere della Sera, tutti quotidiani legati a filo doppio al grande capitalismo italiano.

Da Repubblica risponde a Lerner su Twitter Stefano Cappellini, capo della redazione politica, che senza esagerare troppo nei toni si domanda: “Ora che non ha più padroni, c’è solo un problema: chi lo porta in barca, quest’estate?”. Un tocco raffinato per ricordare a Gad le gite vacanziere sulla barca dell’Ingegnere.