Antonello Valentini, ex direttore generale della Figc, sul suo profilo Facebook ha pubblicato questo post, ripreso anche da Dagospia, che svela un retroscena gustoso tra il presidente di Rcs e i giornalisti della Gazzetta dello Sport, già in guerra aperta con Cairo per tagli a stipendi e compensi domenicali.
Riporta Valentini: “Adesso basta, il troppo stroppia, io vi pago e voi mi prendete pure per il culo. Urbano Cairo è sbottato di fronte all’ultimo soprannome che gli hanno affibbiato i giornalisti della Gazzetta dello Sport,una delle corazzate di Rcs, il suo gruppo editoriale che comprende anche Corriere della Sera e La 7.
Lo chiamano Editorino. Un mix geniale tra la statura, la cazzimma imprenditoriale dell’ex pubblicitario (di Berlusconi) , gli interessi sportivi come patron del Torino e la voglia di normalizzare la redazione della Gazzetta, fra tagli, cassa integrazione,riduzione dei notturni e dei costosissimi turni domenicali,con i giornali in piena crisi di vendita e pubblicità ai tempi del coronavirus.
Dal palazzo della Gazzetta non passa nemmeno più. Quando entra nella storica sede di via Rizzoli a Milano, Urbano Cairo salta a pie’ pari la redazione del giornale e va dritto ai suoi uffici esclusivi nella cosiddetta Torre.
E per dare un altro segnale forte ai signori giornalisti della Gazzetta dello Sport, ha inasprito la vertenza sindacale in atto. Ha sollevato dall’incarico di mediatori i suoi fidi Carione e Ribaudo, considerati troppo morbidi e troppo trattativisti, e ha affidato lo scontro sindacale a un mastino come Giuseppe Ferrauto.
Così imparano a rispettare il loro editore, gli è sfuggito con un ghigno nell’ultima riunione del suo staff.
Altro che Editorino, adesso vediamo chi comanda qui”.