giorgio levi

Quanto incassano e quali giornali hanno diritto ai contributi pubblici

(foto di Pixabay da Pexels)

Anno 2018, ci sono nomi e cifre. Quali sono gli editori che hanno ricevuto i contributi pubblici e quanto hanno incassato i giornali. Dopo l’ondata di polemica sulla proposta del M5S di abolire del tutto il finanziamento dello Stato molto è cambiato,  il sistema di contribuzione si è notevolmente ridotto nelle cifre erogate.

Qualche novità. Come da anni ormai, i grandi giornali italiani (Repubblica, La Stampa, Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, Messaggero, Mattino di Napoli e altri) non ricevuno contribuzioni pubbliche. Dall’elenco di quest’anno qui pubblicato dal Dipartimento per l’Informazione e l’editoria sono anche scomparsi il Foglio e Italia Oggi, mentre Avvenire ha perso per la prima volta la sua posizione di quotidiano più finanziato dallo Stato a vantaggio del Dolomiten. In tutto sono stati erogati poco meno di 60 milioni di euro, in calo rispetto ai 67 milioni del 2017 e soprattutto rispetto ai finanziamenti di dieci anni fa, quando furono versati in finanziamento quasi 200 milioni di euro.

Quali quotidiani. Come detto Dolomiten va al primo posto. Libero diretto da Pietro Senaldi e Vittorio Feltri al terzo. Cronaca Qui, il quotidiano popolare di Torino venduto a 50 cent. si conferma al settimo posto per volume di contribuzione.

Ecco l’elenco dei primi 10 giornali.

 

  • Dolomiten (6,1 milioni di euro)
  • Avvenire (5,5)
  • Libero (5,4)
  • Il Manifesto (3)
  • Il Quotidiano del Sud (2,9)
  • Primorsky Dnevnik (2,6)
  • Cronacaqui (2,3)
  • Corriere di Romagna (2,2)
  • CronacheDi (1,3)
  • Quotidiano di Sicilia (1)