giorgio levi

Venne per sanificare e fu sanificato

Molto divertente questo articolo di Lettera43 su Genséric Cantournet, imprenditore della sicurezza, origini francesi, titolare della società Kelony, chiamato da Gedi. Nel suo curriculum di ex carabiniere francese, parecchi lavori, anche il diplomatico, prima di approdare alla security. Di recente, un contratto con la Rai, cui ha prestato svariati servigi compresa la sicurezza delle ultime due edizioni del Festival di Sanremo, nonché la protezione di 1.600 giornalisti riportati a casa sani e salvi dalla Siria e dal Congo.

Scrive Lettera43: “Insomma, precedenti di rispetto che devono aver convinto il gruppo Gedi ad affidargli un analogo incarico”. Questa volta con tema il coronavirus con tutto quello che comporta questa emergenza per un gruppo editoriale, compresa la sicurezza della salute dei giornalisti.

E’ un vero peccato però che Cantournet alla prima intervista si sia, come dire, lasciato un po’ andare. Alla domanda che situazione ha trovato in Gedi ha detto: “Se denunciassi pubblicamente ciò che ho trovato lì penso che qualcuno che si occupava della sicurezza dei dipendenti finirebbe in galera. In settimana darò i primi consigli agli inviati. La protezione del direttore Verdelli, che pure mi stima, è invece in carico alle istituzioni. Io sono stato chiamato da Gedi per affrontare l’emergenza coronavirus”.

Ebè, questo si sapeva. Ma alla domanda si occuperà anche di protezione dei dati? Risponde: “Certo. Perché è stato ucciso Giulio Regeni? Perché non è riuscito a difendere i suoi dati”. Ma al successivo quesito: questo a Gedi lo sanno fare? Addio, Francia. Risposta: “Se un’azienda non ha nemmeno l’Amuchina quale è la sua deduzione?”.

Finito Cantournet, rescisso il contratto. Voleva sanificare Repubblica e lo hanno sanificato. Sarà pure stimato da Verdelli, ma era meglio che tornasse a casa sua.

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Lettera 43