La prima notizia nel dopo De Benedetti (si fa per dire peché fino ad aprile la nuova Gedi non sarà operativa) è che si è acceso il gossip estremo. Tipo. Il direttore di Repubblica Carlo Verdelli pareva che nei giorni scorsi volesse annunciare le sue dimissioni in caso di cessione del suo giornale ad altra proprietà. Poi nessuna conferma. Oggi, dopo l’annuncio del passaggio di proprietà di Gedi, ha incassato il sostegno del Cdr e dei giornalisti di Repubblica, in quanto “difensore dei valori, della storia e dell’identità del giornale”. Perciò, non si parla più di via Solferino. Per ora.
In compenso, il giorno stesso delle prime anticipazioni, John Elkann è andato alla Stampa ad annunciare personalmente al direttore Maurizio Molinari la sua intenzione di acquistare il Gruppo. Un paio d’ore prima che si scatenassero le voci più disparate e prima che Piazza Affari chiudesse per il fine settimana. Pochi giorni fa Molinari ha ricevuto anche gli elogi di Urbano Cairo, proprietario di Rcs e Corriere della Sera. Anzi, pare proprio che braccino corto abbia fatto un’offerta a Molinari per la direzione del Corriere. Ora tempi e modi sono cambiati, Elkann ha buoni rapporti con Molinari e nulla fa pensare ad una rescissione del contratto.
Infine, orecchie bene aperte, Andrea Agnelli potrebbe essere nominato presidente di Gedi. E’ una ipotesi da non buttare via. John e Andrea, che sono cugini, vanno d’accordo e si stimano reciprocamente. Un paio d’anni fa John aveva offerto ad Andrea un compito di primissimo piano in Fca. Ma l’unico Agnelli con questo cognome oggi in attività aveva rifiutato, per rimanere alla Juve dove c’era ancora tanto da vincere. Va detto a favore di Andrea che si è dimostrato in questi anni un manager sportivo di eccezionali doti, portando i bianconeri tra le prime squadre di calcio al mondo. Ha capacità manageriali e intuito e conoscenza anche dei mercati media, Gedi potrebbe essere davvero la sua casa. E alla Juve resterebbe, sorvegliato speciale, Lapo, amatissimo dai tifosi delle Goeba.
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