giorgio levi

La crisi dell’impero Gedi. Domani non escono Stampa e Repubblica. Per salvare i conti arrivano pesanti tagli tra i poligrafici dei quotidiani locali

Sono 121 gli esuberi nel settore poligrafici denunciati da GNN, la controllata di Gedi. Il più grande editore di quotidiani d’Italia, che fa capo alla famiglia De Benedetti, mostra i segni di una evidentissima crisi, soprattutto a livello dei quotidiani locali.

Oggi sabato hanno sciperato i poligrafici di GNN e quelli di Repubblica a cui si sono aggiunti i giornalisti. Perciò domani domenica non saranno in edicola La Stampa (capofila di GNN), La Repubblica e i quotidiani Piccolo, Mattino di Padova, Nuova Venezia, Corriere delle Alpi, Tribuna di Treviso, Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio, Gazzetta di Mantova, Messaggero Veneto e La Nuova Ferrara. Per La Stampa le cose si complicano perché nel piano esuberi rientrano anche 12 poligrafici che lavorano nelle redazioni distaccate in Piemonte e che rappresentano un supporto fondamentale per garantire la qualità del giornale.

La vicenda è complessa, GNN non ha mai presentato piani industriali ed editoriali, giornalisti e poligrafici viaggiano nella notte a fari spenti. L’azienda chiede sacrifici a tutti i livelli, ma non è in grado di garantire il futuro delle testate. Le vendite sono in costante calo, così come la pubblicità. Il web non dà i risultati attesi, la macchina in moto tra squilli di tromba un paio d’anni fa non si è inceppata perché in realtà non è mai partita. E adesso ci sono 121 lavoratori il cui destino nessuno è in grado di prevedere.

Per fare il punto della situazione e definire le iniziative congiunte da intraprendere, la Fnsi ha convocato per giovedì 21 novembre, alle 11, nella sede di Roma, i Comitati di redazione delle testate di Gedi News Network.

Credits

Il comunicato del Cdr e della RSU di Repubblica

I comunicati dei Crd di Stampa, Provincia Pavese, Secolo XIX e Tirreno

Il comunicato delle segreterie regionali FVG Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcm-Uil