Sono 121 gli esuberi nel settore poligrafici denunciati da GNN, la controllata di Gedi. Il più grande editore di quotidiani d’Italia, che fa capo alla famiglia De Benedetti, mostra i segni di una evidentissima crisi, soprattutto a livello dei quotidiani locali.
Oggi sabato hanno sciperato i poligrafici di GNN e quelli di Repubblica a cui si sono aggiunti i giornalisti. Perciò domani domenica non saranno in edicola La Stampa (capofila di GNN), La Repubblica e i quotidiani Piccolo, Mattino di Padova, Nuova Venezia, Corriere delle Alpi, Tribuna di Treviso, Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio, Gazzetta di Mantova, Messaggero Veneto e La Nuova Ferrara. Per La Stampa le cose si complicano perché nel piano esuberi rientrano anche 12 poligrafici che lavorano nelle redazioni distaccate in Piemonte e che rappresentano un supporto fondamentale per garantire la qualità del giornale.
La vicenda è complessa, GNN non ha mai presentato piani industriali ed editoriali, giornalisti e poligrafici viaggiano nella notte a fari spenti. L’azienda chiede sacrifici a tutti i livelli, ma non è in grado di garantire il futuro delle testate. Le vendite sono in costante calo, così come la pubblicità. Il web non dà i risultati attesi, la macchina in moto tra squilli di tromba un paio d’anni fa non si è inceppata perché in realtà non è mai partita. E adesso ci sono 121 lavoratori il cui destino nessuno è in grado di prevedere.
Per fare il punto della situazione e definire le iniziative congiunte da intraprendere, la Fnsi ha convocato per giovedì 21 novembre, alle 11, nella sede di Roma, i Comitati di redazione delle testate di Gedi News Network.
Credits
Il comunicato del Cdr e della RSU di Repubblica
I comunicati dei Crd di Stampa, Provincia Pavese, Secolo XIX e Tirreno
Il comunicato delle segreterie regionali FVG Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcm-Uil