Secondo quanto riportato da Cnn, la piattaforma social Linkedin è in cerca di nuovi giornalisti (come riportato qui dallo stesso Linkedin) che collaborino a una versione sempre più avanzata e personalizzata di The Daily Rundown, il servizio news del social. Per il momento si tratta di 65 assunzioni negli Stati Uniti. L’idea di fondo è quella di sviluppare un servizio che diventi uno stimolo per nuove ricerche e per conversazioni tra gli utenti, creando così anche nuove reti di professionisti.
Il sistema è facile e si basa sulla possibilità di un contatto diretto tra chi scrive e chi legge. Gli utenti possono decidere di ricevere una lista di notizie ogni giorno in base ai loro interessi e profili professionali. Con la nuova versione del servizio Daily Rundown gli utenti possono anche “cliccare su uno dei titoli visualizzati per vedere le conversazioni più rilevanti che altri utenti stanno già avendo sull’argomento. Infatti, più di un terzo dei post che vediamo dai nostri membri sono relativi alla categoria “info e idee”. Nell’inserirsi in una di queste conversazioni ti assicuri di scambiare il tuo punto di vista con le persone giuste”.
Come riporta anche Wired il team di giornalisti sarà coordinato dal caporedattore Dan Roth, il cui lavoro segue essenzialmente tre principi. 1. Creare contenuti originali. 2. Prestare attenzione ai post che ogni giorno vengono pubblicati sulla piattaforma per vedere se ci sono spunti interessanti per nuovi approfondimenti. 3. coltivare le relazioni con utenti che potrebbero essere interessati a quelle storie particolari.
Avrei voluto dire due cose su questa notizia, ma in fondo chi se ne fotte. Noi qui continuiamo a farci delle pippe, senza nemmeno sapere che cosa è e dove andrà la rete. I nostri giornali sono ancora fermi alla domanda: carta o online? E siccome non hanno alcuna intenzione di risolvere la questione per rendere produttiva la loro presenza nel mondo globale delle notizie lasciamo, come diceva mia nonna, che si cuociano nel loro brodo.
Questi di Linkedin stanno addirittura progettando un’informazione online ad hoc per ciascun utente del social. Lo capirebbe anche un bambino che prima o poi arriveranno qui, si siederanno a tavola e spazzeranno via quel poco che è rimasto nel piatto. O lo butteranno direttamente nell’organico. E noi ci piangeremo un po’ addosso.
Se non fosse che ci sono in ballo migliaia di posti di lavoro questa classe imprenditoriale meriterebbe di scomparire domani mattina.