
Federico Gervasoni (secondo da sinistra) quando venne a Torino nel dicembre del 2018. Qui con Paolo Piacenza (primo a sinistra), il sottoscritto e Andrea Caglieris, segretario dell’Ordine del Piemonte
Federico Gervasoni è un giornalista di Brescia, con una radice professionale anche a Torino, dove ha, tra l’altro, frequentato il biennio del master dell’Università di Torino. Gervasoni, 28 anni, è un collaboratore de La Stampa. Il 31 luglio del 2018 il giornale pubblica una sua clamorosa inchiesta. Il giovane cronista firma un reportage sulle cene bresciane di ex militanti e simpatizzanti di un’associazione di estrema destra (Avanguardia Nazionale).
Gervasoni, da questa esperienza, e da altre accumulate negli anni, ne ha tratto ora un libro. Un lungo viaggio nel neofascismo bresciano. Un’inchiesta sul vecchio modello del giornalismo. Come scrive Paolo Corsini nell’introduzione: “frutto di verifiche compiute sul campo, attraverso una presenza mimetizzata, che per altro ha esposto l’autore a ripetute, inquietanti minacce e intimidazioni, tesa a proporre una mappatura puntuale della presenza neofascista a Brescia e provincia, ad auscultarne il cuore nero”.
Il giovane cronista è ancora oggi sotto minaccia di morte, per questo lui stesso, nei ringraziamenti finali, rivolge un particolare pensiero “alla questura e alla Digos di Brescia che mi permettono di lavorare con tranquillità”.
Gervasoni ha ricevuto solidarietà dall’Ordine dei Giornalisti, dalla Fnsi, dall’Associazione Stampa Subalpina, dai colleghi de La Stampa e da decine di altre testate e giornalisti italiani. Il suo libro si legge in un paio d’ore, è scritto come un articolo di giornale. Semplice, lineare, con l’esposizione di fatti che lui stesso ha rigorosamente verificato in anni di studio del fenomeno.
Federico è stato anche mio allievo al master di giornalismo dell’Università di Torino. Mi colpì di lui la determinazione ad approfondire qualsiasi argomento. Un po’ sul modello di quel vecchio e sano giornalismo di una volta, quello che tutti oggi rimpiangono e pochi perseguono.
Gervasoni presenterà la sua inchiesta “Il cuore nero della città” (liberedizioni, 96 pagine, 15 euro) a Torino il 16 ottobre alle 18 al Circolo della Stampa. Vorrei che i torinesi venissero a sentirlo, perché questo inquietante viaggio nel fascismo di oggi merita di essere letto.
Alla presentazione intervengono:
l’autore Federico Gervasoni