giorgio levi

Cairo: “Il Corriere della Sera a Torino ha raddoppiato le vendite in un anno”

Mettetevi comodi, gufi che non siete altro. Urbano Cairo ha detto: “Un anno fa lanciavamo al Teatro Regio Corriere Torino, un nuovo e importante punto di riferimento per l’informazione locale. Oggi festeggiamo il primo compleanno con risultati di cui siamo molto orgogliosi. Corriere Torino ha rafforzato ulteriormente la readership dell’edizione nazionale raddoppiando la vendita delle copie nella provincia, e raggiungendo un picco di + 134% nella città di Torino”.

Numeri, naturalmente nessuno. Il +134% è eccezionale, ma di che cosa? Quali erano le vendite all’avvio di Corriere Torino e quali sono oggi? Siamo sempre al pian dei babi, come diciamo qui. Se gli editori imparassero a fornire cifre esatte sulle vendite, depurate dai vari cazzilli che le fanno crescere, ma in cassa non portano un euro, forse tutto sarebbe più semplice. Se non altro ci capiremmo, quando viene fuori uno stato di crisi. Anche i grafici che escono ogni mese sono frutto di calcoli che tolgono e includono vendite, così da mescolare le carte. Le edizioni locali poi sono da sempre nascoste nel totale delle vendite. E’ vero che a Torino il Corriere si attestava tra le 1.500 e le 2.000 copie giornaliere? E’ vero che La Stampa a livello nazionale vende circa 109 mila copie? E quanto incidono, e in che numero sono, le copie vendute a Torino o a Cuneo o a Vercelli o in qualsiasi redazione locale? E Repubblica Torino che numeri ha da rendere pubblici? Bah, discorsi inutili.

Di buono c’è l’annuncio di Cairo dell’uscita di “Nord Ovest Economia”, il supplemento che uscirà con il quotidiano ogni lunedì a Torino.

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