E’ morto oggi, dopo una lunga malattia e all’età di 77 anni, Mimmo Càndito, uno dei più grandi inviati nella storia del giornalismo, non soltanto italiano.
Trasferitosi a Genova negli anni Sessanta, viene assunto al comune del capoluogo ligure e inizia a collaborare con Il Lavoro scrivendo articoli di cinema e cultura. Nel 1970 è assunto dalLa Stampa, per il quale diventa inviato speciale e commentatore di politica internazionale.
Corrispondente di guerra dai principali teatri di conflitto in Medio Oriente, Asia, Africa e Sud America, ha seguito tra l’altro le invasioni sovietica e americana dell’Afghanistan, i bombardamenti NATO in Kosovo, le tre guerre del Golfo e la guerra delle Falkland.
È stato inoltre dal 1999 presidente italiano di Reporter Senza Frontiere e dal 2001 direttore della rivista culturale L’indice dei libri del mese. Ha collaborato con la Rai conducendo Prima Pagina su RadioTre.
È stato docente di Linguaggio giornalistico presso l’Università degli Studi di Torino.
Credits
Il ricordo di Càndito su La Stampa