Riporto qui un post di Salvatore Rotondo che riprende una mail della collega Barbara Corrao.
“Inpgi ha in mano i conteggi dell’attuario sulle singole posizioni e li da ai diretti interessati che lo chiedono. I conteggi includono l’accordo sottobanco che ha azzerato gli interessi. La quota di 3.000 euro per tutti che sarà pagata a gennaio è inferiore a quel che sarebbe stata proprio per effetto dell’azzeramento degli interessi.
Nel mio caso, la rateizzazione salirebbe da 11 a 15 anni ma per chi aveva rate annuali da 10-15 mila euro e oltre si sale facilmente a 50-60 anni per recuperare l’intero credito!
In buona sostanza, per chi ha una ex fissa bassa non cambia molto; per liquidazioni maggiori invece il danno è molto consistente. L’obiettivo sembra quello di riportare il numero maggiore di persone sotto il tetto dei 65.000 fissato con l’accordo 2014.
Inpgi conferma che la riduzione del 50% , per chi la chiede, è sul capitale residuo. E conferma anche che l’adesione è una manifestazione di interesse. Diventa invece tombale l’accordo-trattativa individuale da fare singolarmente con Fnsi-Fieg. Firmato quello, nulla si potrà più pretendere”.