Il mensile La Squilla è il penultimo giornale nella classifica delle testate beneficiarie dei fondi pubblici per l’editoria. Nel 2016 ha portato a casa 192, 96 euro. Beh, poco. Tuttavia, mai abbastanza poco se si considera (almeno così appare dal suo sito) che non esce dal 2013.
Ora, La Squilla ci fa sorridere, è un’inezia, un sassolino, un moscerino. E’ però un giornale cattolico, esattamente come l’Avvenire che di quattrini ne intasca 1.857.054,98. Scrive oggi in questo interessante articolo Lettera43: “A beneficiare dei fondi sono sempre gli stessi giornali, in particolare quelli di ispirazione cattolica, legati alla Cei (Conferenza Episcopale Italiana) o alle molte diocesi dislocate sul territorio italiano”.
Sul quotidiano online è riportata anche l’intera tabella con la ripartizione dei fondi, che ai tempi del governo Monti erano 60 milioni e oggi sono 18. E le altre fette della torta a chi sono andate? Molto ai giornali di fede “renziana”. Ma anche a destra, o presunta tale, non scerzano. Scrive Lettera43: “Spicca Libero di Vittorio Feltri (1.639.688 euro), da tempo legato politicamente a Renzi dopo il licenziamento dell’ex direttore Maurizio Belpietro da parte degli editori Angelucci. Il quotidiano di viale Majno, assieme ad Avvenire e Italia Oggi, si aggiudica un terzo della torta”.
Poi si viaggia un po’ a destra e un po’ a sinistra, passando da improbabili giornali delle più svariate categorie: “Prende molto anche Italia Oggi (1.572.328 euro) di Paolo Panerai, Class Editori. Vicepresidente della squadra di calcio della Fiorentina, è da sempre considerato molto vicino al Giglio magico renziano. Lo storico quotidiano comunista Il Manifesto riceve 927.133 euro, il Foglio di Claudio Cerasa 200.537. Ha la sua fetta anche il giornale Buddismo e Società (5.107 euro) della Soka Gakkai che nel 2015 firmò un’intesa con l’allora governo Renzi”.
Spicca tra i più premiati dai finanziamenti pubblici Cronaca Qui, quotidiano di Torino, che mette in cassa 598.128,93.
Infine lo zoccolo duro cattolico: Vita Cattolica, Famiglia Cristiana, Verona Fedele, Il Settimanale della Diocesi di Como, Il Popolo della Parrocchia San Martino, Il Messaggio del Cuore di Gesù, Jesus e molti altri.
Una fettina c’è per tutti. Persino per il Codacons, che dovrebbe difendere i consumatori: 61 mila euro non si buttano via.