Condé Nast chiude alcune testate del gruppo Vogue in Italia, eccetto il magazine stesso che continuerà ad uscire in edicola. Per mettere a punto questa operazione Condé Nast ha proposto ai redattori 40 mensilità per andarsene. Al momento pare sia il più alto incentivo mai offerto nella storia del giornalismo italiano. A quella che è stata definita una generosa offerta si affiancherà un piano di ristrutturazione per salvare Vogue stessa, che Franca Sozzani (scomparsa nel dicembre scorso) aveva fatto crescere fino a farla diventare la seconda al mondo per importanza, dietro soltanto all’originale americana. L’editore ha, dunque, comunicato al cdr non solo l’offerta delle 40 mensilità, ma anche quattro anni di contratti di solidarietà.
Il bilancio 2016 si era chiuso bene, con 3 milioni di utili (nel 2015 erano stati 2,3), su un fatturato di 127,3 milioni. Ma proprio la scomparsa di Sozzani pare sia stata l’origine di questo crollo generale degli ultimi mesi. Le testate, tutte con il marchio Vogue, non sono riuscite evidentemente a tornare ai livelli gloriosi del passato.
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