giorgio levi

Fascista lo stupido

Quasi tutti i fascisti (post bellici) che ho conosciuto erano gente stupida. Ignoranti, volgari, arroganti, incolti, razzisti. Ma soprattutto stupidi.  Nel ’68 andavano molto le botte, ho visto giovani fascisti menare gli studenti rifilandogli delle testate in fronte. Così devastanti che alla fine anche loro tornavano a casa con la fronte tumefatta. Mi domandavo: è normale? Certo che no, ma era una risposta evidentemente non contemplata dalla loro stupidità. Mi sono perciò convinto che puoi combattere l’ignoranza e persino la volgarità, ma non la stupidità.

E’ ovvio che non starò qui a dire che il fascismo è stata una dittatura violenta, che ha mandato a morire milioni d’italiani, civili e soldati, che ha promosso il Manifesto della Razza spalancando a decine di migliaia di ebrei, di zingari e di omosessuali le porte di Aushwitz. E’ chiaro che non mi rivolgerò ad un bagnino veneto che è convinto di essere la reincarnazione del duce e che, dunque, ha trasferito dentro di sè una discreta dose di stupidità.  Così come hanno dimostrato di esserlo anche il M5S o Salvini che sono già da tempo fasciti nelle idee, nelle proposte politiche, nella visione del mondo.

L’aspetto che invece inquieta è che contro la stupidità non c’è rimedio. Una condanna? La prigione? La confisca dei beni? Un promo per il fascista stupido.

Alla fine, temo, dovremo tenerceli, così come sono, compressi nella loro eterna ottusità.

PS. Questa è la copertina di un nuovissimo saggio storico che racconta chi erano e dove lavoravano e che cosa scrivevano i giornalisti piemontesi negli anni del fascismo (1922-1940). Edito dal Centro Studi sul giornalismo Pestelli e da Effedì Edizioni è una prima assoluta e sarà in vendita in libreria a partire da settembre. Una gradevolissima lettura,  istruttiva (forse) anche per quelle menti obnubilate dalla loro stupidità.