L’Unità oggi non è uscita in edicola. Un nuovo sciopero dei giornalisti. Uno dei tanti, ormai. Purtroppo. E l’impressione è che non se ne sia accorto nessuno. Dei pochi commenti e comunicati o prese di posizione mi è piaciuto questo pezzo di Peppino Caldarola, uscito su Lettera43 con il titolo: “Il Pd renziano fa scempio dell’Unità e si scorda i diritti del lavoro”. Scrive: “Non ci sono parole per definire l’atteggiamento della attuale proprietà de l’Unità. Viene chiamato «piano industriale» il licenziamento della quasi totalità dei redattori dopo il fallimento di chi ha diretto, giornalisticamente e amministrativamente, il giornale. Gli stipendi dei dipendenti vengono decurtati del 95% perché l’azienda ha molte cause di lavoro con ex giornalisti, impiegati e tipografi. Agli attuali, e per poco ancora dipendenti, viene addirittura chiesto di imporre a chi è via, e pretende legittimamente i propri diritti e spettanze, di rinunciare ai diritti acquisti se vogliono che la situazioni torni alla normalità (diciamo così)”. Da leggere.