Sono 827 i giornalisti uccisi negli ultimi 10 anni mentre stavano svolgendo il proprio lavoro, 213 solo nel biennio 2014-2015. A queste cifre vanno poi aggiunte innumerevoli altre violenze subite dagli operatori dei media, quali rapimenti, detenzioni arbitrarie, torture, intimidazioni e vessazioni, sia offline che online, il sequestro o la distruzione di materiale. Il 17 novembre a Parigi verrà presentato il nuovo Rapporto dell’Unesco “Sicurezza dei giornalisti e il pericolo di impunità”, in occasione della 30° sessione del Consiglio intergovernativo del programma internazionale per lo sviluppo della comunicazione (Ipdc). In questi anni sono morti più giornalisti uomini (195) che colleghe donne (18 negli anni 2014-2015). Come spiega il rapporto: “Differenza che va al di là degli squilibri nella presenta di donne nei media e può in parte essere spiegato con il fatto che un minor numero di giornaliste coprono zone di conflitto”.
Qui sotto in allegato .pdf l’anticipazione del rapporto Unesco.