Caro presidente Berlusconi,
mi spiace che le lei sia malato, spero davvero che si riprenda presto, in ottima salute e torni a riempire le nostre giornate. In genere di insopportabili fanfalucche, ma fa niente. Sempre meglio di quello che sta per fare Il Giornale, ovvero il quotidiano della sua famiglia. Come lei saprà domani esce in edicola con il Mein Kampf, in omaggio ai lettori. E’ una bestialità bella e buona. Un gesto non scorretto, ma idiota.
Il Mein Kampf è vendutissimo nei paesi arabi, da anni è in vetta alle classifiche, lo adorano perché gli indica la strada per la Soluzione Finale del Medioriente. Ma noi, qui caro Silvio, siamo diversi. Siamo l’Europa, quella dei campi di sterminio, di 6 milioni di ebrei uccisi, oltre al considerevole numero di nomadi, omosessuali, dissidenti politici, tutti passati per il camino. L’editoriale che ne accompagna la pubblicazione (e che linko qui sotto) non sta in piedi, è una analisi storica da quattro soldi, oltre ad essere stato scritto con i piedi.
Molti si domandano perché, chi lo sa, non è nemmeno antisemitismo o un tentativo di negazionismo. Per me, e spero per molte altre persone, è soltanto una gravissima offesa. Perciò caro Berlusconi, se oggi suo fratello passa a trovarlo, come credo, gli dica questo: “Paolo, togli quella cazzata dal giornale di domani, prima che sia troppo tardi”. Io sono ottimista, penso che lei lo farà. La ringrazio e le auguro ogni bene possibile.
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