giorgio levi

Un picchetto che fosse uno, che delusione

assemblea

Il bilancio è andato. Nel senso che l’assemblea dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte domenica scorsa lo ha approvato. All’unanimità. (In fondo a queste righe allego in .pdf la mia relazione di tesoriere). E’ la prima volta che scrivo una relazione di bilancio e non mi sono divertito. Dovevo? Forse no, ma ero convinto che sarebbe stato più appassionante scrivere di quattrini. Comunque. I conti sono a posto, il leggero segno + è confortante, non abbiamo attinto alle riserve (una specie di Fort Konx che resiste nei secoli), abbiamo pagato fornitori, elargito contributi, finanziato il master universitario, stipendiate le tre impiegate, pagato l’affitto e il riscaldamento. E’ rimasto persino qualcosa per comprarci i bidoni dell’acqua e le cialde per il caffè. Per il rinfresco di domenica ho bocciato tutte le proposte di catering (i bar sono fuori di testa) così siamo andati io e il presidente, con la mia 500, a comprare 12 bottiglie di vino al Carrefour, e non erano niente male. Un tizio alla cassa ci ha guardati e poi ha detto a Sinigaglia: “Siete degli ubriaconi”.

Consiglieri regionali e di disciplina lavorano gratis, in Lombardia il gettone di presenza per ciascuna seduta è di 150 euro a testa. Nel Lazio uguale, ma con il recente scandalo dei rimborsi spese è stato calcolato che ad ogni seduta i consiglieri si metttevano in tasca quasi 500 euro. Durante l’assemblea l’avvocato Segre (che ha perso l’udito ma non il cabezon) ha detto: “Gratis è nella tradizione piemontese”. Sarà. Però certo che uno s’incazza lo stesso.

PS. Come si vede nella foto l’età media dei partecipanti al raduno annuale dei giornalisti è piuttosto alta. L’Ordine è vilipeso, insultato, sbeffeggiato (per me potrebbe anche essere cancellato) ma quando è ora di dire come la si pensa nemmeno ci si presenta all’appuntamento. Dico la verità, mi aspettavo una contestazione con gli striscioni, un picchetto con i volantini, un #occupyodg dei giornalisti grillini nel salone del primo piano. Zero. Allora perché rompere la balle su facebook o su twitter a parole quando si potrebbe fare face to face? Le occasioni che si perdono non si ritrovano, il Sessantotto è nel buio della notte dei tempi, ma un picchetto come si deve non si è mai più visto da allora.

Relazione tesoriere 2013-2