
Enrico Mentana, direttore del Tg de La7, non ha la Pec. L’Ordine dei giornalisti del Lazio lo ha pertanto sospeso, come prevede la legge.
Va ricordato che la Pec è obbligatoria per tutti gli iscritti agli ordini professionali dal 2008, con una legge, entrata in vigore il 15 settembre 2020, sono state introdotte sanzioni per chi non ha la posta elettronica certificata. L’Ordine di appartenenza, prima del provvedimento, invia al diretto interessato una diffida ad adempiere all’obbligo pec entro 30 giorni. Se costui non si attiva scatta la sospensione.
Il provvedimento disciplinare della sospensione è già stato preso anche da altri oridni professionali (avvocati, notai, architetti e tutti gli altri), ma i più inadempienti sono i giornalisti.
Pare che l’Ordine dei giornalisti del Lazio abbia mandato questa diffida il 30 luglio, così si legge sul suo sito, finché il 27 settembre ha deciso di sospendere gli inadempienti. Tra i sospesi ci sono centinaia di nomi illustri, come il direttore del Tg5 Clemente Mimun. Ci sono Michele Cucuzza, Magdi Allam, Giorgio Forattini, Tito Stagno, Vincenzo Mollica, Giancarlo Santalmassi, Giancarlo Leone (figlio dell’ex presidente).
Per chi sottovaluta l’obbligatorietà della Pec va detto la sospensione è una misura molto grave, anche se di carattere amministrativo. Di fatto il giornalista sospeso non può più lavorare, non può firmare un articolo né dirigere un giornale. L’Inpgi, l’istituto di previdenza dei giornalisti, non può più incassare i suoi contributi e deve restituirli all’azienda per cui il sospeso lavora.
Numerosi povvedimenti di sospensione vengono presi in queste settimane in tutte le regioni, compreso l?Ordine del Piemonte che ha aperto un fasciscolo a carico degli indempienti proprio su questo.
Le regole sono le regole. Poi però devono esserci le sanzioni. Altrimenti vuol solo confermare che siamo in Italia.