E’ volata questa estate, tutt’altro che pacifica. La generale crisi dell’editoria, tra vendite e abbonamenti in calo anche nei mesi più svagati dell’anno, tra contrasti contrattuali e ondate di prepensionamenti, tra il timore del dissolvimento dell’Inpgi (a ottobre forse sapremo) e la chiamata alle urne per rinnovare i vertici regionali e nazionale dell’Ordine, annuncia un autunno di grandi battaglie. Alcune decisive per il futuro di questa professione.

Troppo lungo sarebbe l’elenco delle criticità estive. Tuttavia, due sono i punti da cui si può cominciare. Il primo è che non si può non rilevare l’assurda violenza che novax e nopass hanno scatenato nei confronti dei giornalisti. Aggrediti verbalmente e anche picchiati ad ogni manifestazione. E’ un clima da guerriglia urbana, da terrorismo, dall’idea folle che i giornali e le televisioni siano complici di un sistema politico dittatoriale. L’unica arma che hanno i giornalisti è la parola, continueranno ad usarla.

Il secondo punto riguarda invece la professione. Finalmente dopo quasi due anni di rinvii, che hanno creato non poche divisioni all’interno della categoria, si andrà a votare, anche in via telematica. Questa è la chiamata al voto per eleggere i consiglieri nazionali. Il rinnovo dei consigli regionali scaduti, come quello del Piemonte, si svolgerà nelle medesime date.

Quando. Nel caso in cui nella prima convocazione (17 ottobre) non sia intervenuta almeno la metà degli iscritti nei rispettivi elenchi, avrà luogo la seconda convocazione.

Mercoledì 20 ottobre e giovedì 21 dalle 10 alle 20 voto telematico.

Domenica 24 ottobre dalle 10 alle 18 voto in presenza.

Mercoledì 3 novembre e giovedì 4 turno di ballottaggio dalle 10 alle 20 voto telematico.

Domenica 7 novembre turno di ballottaggio dalle 10 alle 18 voto in presenza.