giorgio levi

L’insostenibile arroganza del presidente della Lombardia Fontana

Forse è già stato detto tutto. Ma qui quello che m’interessa capire è come la Regione Lombardia abbia potuto convocare una conferenza stampa di questo genere, senza tenere conto di nessuna delle norme previste dai vari decreti governativi. Il distanziamento sociale, il divieto di assembramento, l’indicazione, quasi obbligata, di indire conferenze stampa in streaming. Zero. Il presidente Fontana se ne è fottuto di tutto questo. Lui voleva i giornalisti lì presenti, perché vedessero quanto lui era stato bravo ed efficiente, anche più di quei poveretti dei cinesi. Perché tutti vedessero quanto Milano sapeva correre. Ma va’ a cagà.

Il risultato di questa idiozia è immortalato dalla foto. Fontana (Lega) prosegue la sua inneffabile campagna elettorale perenne, per altro ben sostenuto da Sala, che è sindaco di Milano, ed è pure del Pd. Per dire che è sempre bipartisan la stupidità. Ricordate questo tweet di Zingaretti?

Ecco, eravamo alla vigilia dell’apocalisse. E ricordate questo video propagandistico di Beppe Sala?

 

In pratica due fessi. Sala, l’altro giorno, in una intervista a La Stampa, ha detto: “Se non riparte Milano non riparte l’Italia, siamo il motore del Paese”.

Calma ciccio, per ora Milano è la capitale che ha infettato l’Italia e l’Europa con un virus, e se ha un motore è piuttosto scarso. Gli farebbe una pippa anche la Panda. Il resto del Paese da Torino a Roma a Palermo ha altre risorse. Almeno Appendino e Raggi, consapevoli della loro ignoranza e impreparazione, hanno il pregio di stare zitte.

C’è un vocabolo che sfugge a questa coppia inadeguata alla gravità dei tempi. Ed è umiltà. Ci vorrebbe tanta, moltissima umiltà. Come hanno dimostrato medici, infermieri, la sanità lombarda, vera eccellenza del Paese, mai sostenuta da Fontana quando era ora. Invece qui nemmeno li sfiora a questi due l’idea di scendere di un gradino.

Ai colleghi fotografi e scriventi che hanno partecipato a questa conferenza stampa vorrei dire, non fatelo mai più. Quando vi convocano e capite com’è tornate a casa o alle vostre redazioni. E’ soltanto propaganda elettorale, per giunta stupida.