John Elkann è tornato. Alla Stampa, come ai vecchi tempi. Come l’Avvocato. Gli auguri di Natale, clima generale rasserenato. Nessuna novità nel messaaggio ai giornalisti, oltre a quelle di cui si è parlato molto nelle settimane scorse, dopo l’accordo con i fratelli De Benedetti per la cessione di Gedi a Exor.
Elkann torna sulla questione centrale, spingere Gedi in alto sul mercato accettando le sfide del futuro. E’ lì che si gioca la partita. E poi, il ritorno della famiglia Agnelli che per Jaki non è una operazione nostalgica. C’è molto da fare. Intanto, dice John, va accelerata l’organizzazione giornalistica puntando sull’innovazione che sta trasformando il mondo dell’informazione.
Infine, i capisaldi del giornalismo di qualità: indipendenza e senso di responsabilità. John invita a non lamentarsi delle difficoltà, dai Paesi esteri arrivano segnali incoraggiaanti sulla ripresa del mercato editoriale. La parola chiave, dice Elkann, è: trasformazione. “Dobbiamo cambiare la nostra prospettiva e affrontare il 2020 come una grande opportunità: l’occasione per ritornare a cogliere nuove soddisfazioni”.
Generale soddisfazione, ma occhi ben aperti. Da gennaio ad aprile si gioca la partita societaria più impegnativa. La strada è ancora lunga, meglio non distrarsi