giorgio levi

John Elkann è il nuovo editore di Stampa e Repubblica. Il gruppo acquistato per 102 milioni. Il closing dell’operazione ad aprile 2020

Alla fine di una lunghissima giornata di attesa è arrivato il comunicato congiunto di Cir ed Exor. Le due società hanno annunciato alle 22,42 di oggi 2 dicembre il passaggio del Gruppo Gedi (Repubblica, Espresso, Stampa, Secolo XIX, Radio Capital, Radio Deejay e altri 12 quotidiani locali) dai fratelli Marco e Rodolfo De Benedetti al presidente di Fca John Elkann.

L’accordo vincolante prevede il passaggio a Exor del 43,78% del capitale sociale e quindi del controllo della stessa: “Il corrispettivo della cessione è stato fissato in Euro 0,46 per azione e così per un prezzo complessivo di Euro 102,4 milioni”.

Il closing della maxi operazione avverrà nei primi 4 mesi dell’anno prossimo, dunque ad aprile 2020. Il passaggio di proprietà sarà confermato attraverso un OPA di Exor sulle azioni Gedi non già detenute. Allo stesso tempo Cir intende reinvestire nella nuova società, al valore corrispondente al prezzo dell’OPA, acquisendo una quota pari al 5% di Gedi. Si legge nella nota “al fine di accompagnare l’evoluzione della società editoriale nei prossimi anni”.

I saluti di Rodolfo De Benedetti: “Dopo quasi 30 anni durante i quali siamo stati azionisti di controllo della Società, desidero esprimere il più vivo ringraziamento a tutte le donne e gli uomini che hanno condiviso questo lungo percorso, che ha visto il gruppo contraddistinguersi sempre per la qualità del proprio giornalismo, per la capacità di innovazione e per la lungimiranza ed efficacia della gestione, che gli hanno consentito di divenire il primo editore di quotidiani in Italia, il leader nell’informazione digitale, uno dei più importanti editori nel settore radiofonico e di affrontare con capacità di anticipazione e incisività la lunga crisi del settore“.

E il benvenuto di John Elkann: “Con questa operazione ci impegniamo in un progetto imprenditoriale rigoroso, per accompagnare GEDI ad affrontare le sfide del futuro. Oltre a portare l’esperienza maturata nel settore, anche a livello internazionale, EXOR assicurerà la stabilità necessaria per accelerare le trasformazioni sul piano tecnologico e organizzativo. Siamo convinti che il giornalismo di qualità ha un grande futuro, se saprà coniugare autorevolezza, professionalità e indipendenza con le esigenze dei lettori, di oggi e di domani”.

Ipotesi e commenti nei prossimi giorni. Per ora nelle redazioni c’è chi dice: saranno 4 mesi di battaglia. Infine la notizia che La Stampa dal primo dicembre non verrà più distribuita in Sicilia e in parte della Calabria. Complimenti.

Credits

Il comunicato stampa in .pdf  Cir Exor

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