
(foto Jéshoots)
Leggere i giornali a scrocco può costare molto caro. Anzi, carissimo. Ne sanno qualcosa i tre indagati eccellenti di un’inchiesta che promette sviluppi e i cui confini potenzialmente sono molto ampi. Secondo quanto pubblicato da Il Giornale di Sicilia si tratta di un sovrintendente di polizia, un ufficiale dell’esercito e un commercialista sono finiti sotto inchiesta perché facevano parte di una chat con la quale era possibile scaricare e leggere gran parte dei quotidiani italiani. Senza pagare un centesimo.
L’indagine condotta dai carabinieri del comando provinciale di Palermo è partita da una denuncia piuttosto circostanziata da parte della direzione del Giornale di Sicilia.
Gli investigatori hanno analizzato con attenzione una chat intestata ad un gruppo di motociclisti Bmw nella quale gli iscritti si scambiavano oltre ad una serie di informazioni su raduni, scampagnate e fotografie anche una vera e propria edicola digitale aggiornatissima con tutti i quotidiani, compresi i supplementi. A quanto pare il poliziotto, l’ufficiale dell’esercito e il commercialista erano fra gli amministratori della chat e dunque quelli più coinvolti in questo genere di attività. I tre hanno ricevuto l’avviso di garanzia emesso dalla procura e contestualmente le loro abitazioni sono state perquisite.
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