Lavorare gratis, lavorare tutti. Una volta era lavorare meno, lavorare tutti. Adattiamoci ai tempi. La storia è ormai nota, ne hanno parlato in abbondanza tutti. Il ministero dell’Interno ha indetto un concorso pubblico per un posto da giornalista professionista a titolo gratuito per un anno.
Carrettate di proteste, sui social, sui siti online e anche sui giornali tradizionali. “L’attività giornalistica, al pari di tutte le altre attività professionali – dicono il segretario della Fnsi Lorusso e il presidente Giulietti – non può mai essere a titolo gratuito. Il bando pubblicato dal ministero dell’Interno offende il decoro della professione giornalistica e la dignità di migliaia di giornalisti che aspirano ad una occupazione stabile e ad una retribuzione adeguata. Per queste ragioni è auspicabile che venga immediatamente ritirato».
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Talvolta ho i miei forti subbi sull’effettiva abolizione della schiavitù.