Domani alle 18 in corso Stati Uniti 27 assemblea annuale dell’Ordine dei giornalisti.
Ho aperto questa pagina con in testa un sacco di argomentazioni, poi mi accorgo con la riga sopra di avere esaurito l’argomento. La notizia è che c’è l’assemblea dell’Ordine, che per la prima volta nella storia non è di domenica, che segue un rinfresco più francescano di una serata al convento dei Cappuccini.
E che il bilancio chiude in positivo. Che l’impegno durante l’anno è stato notevole (più intenso dei dodici mesi precedenti) che persino la Formazione ha dato delle soddisfazioni. Beh, poi ci sono le solite magagnucce. Ma sottigliezze, in fin dei conti. Il partito pro Ordine non mi ha convinto, resto contrario all’istituzione e favorevole al suo azzeramento.
Il tempo però insegna che le persone (soprattutto qui a Torino) non sono l’entità che rappresentano, sono migliori di quello che sembrano e questo, in qualche misura, attenua il mio personalissimo malcontento verso la nostra istituzione. In ogni caso, fin che indosso questa maglia gioco con quella, il resto verrà poi.