
Un documento, depositato presso la Camera di Commercio di Torino, svelato da Il Sole 24 Ore apre una finestra fino ad ora inedita sull’impero della famiglia Agnelli.
Il documento fa riferimento a Dicembre, la società fondata e sottoscritta (nel dicembre del 1984) da Giovanni Agnelli, Marella Caracciolo, Umberto Agnelli, Gianluigi Gabetti e Cesare Romiti, fino ad ora avvolta da un certo mistero, si colloca alla base della piramide economica e finanziaria, costituita da Exor e dalle aziende controllate nella Giovanni Agnelli BV. Tutti soci fondatori sono ora scomparsi, l’ultimo è stato Cesare Romiti il 18 agosto del 2020. Quello che fino ad oggi non si sapeva è come fossero ripartite le quote all’interno della Dicembre. Il documento dice: “Sulla base di questo atto emerge che il capitale sociale della Dicembre è pari a 103 milioni ed è ripartito così: 61,8 milioni, pari al 60%, è in capo a John Elkann, 20,6 milioni, equivalenti al 20%, è di proprietà di Lapo Elkann e il restante 20% per un controvalore di 20,6 milioni è di Ginevra Elkann”.
Il nonno Avvocato aveva già predisposto che nella prima versione dello statuto, che risale del 1996, trasferiva, con scrittura privata, la nuda proprietà del 24,87% della Dicembre, donandola al nipote John Elkann. Il libro soci della società semplice vedeva allora Gianni Agnelli con la piena proprietà del 25,374%, mentre Elkann, la figlia Margherita Agnelli e la moglie Marella detenevano la nuda proprietà del 24,87% a testa. L’usufrutto restava nelle mani dell’Avvocato.
Nel 2003 è poi subentrata la successione vera e propria, con la scomparsa dell’Avvocato. Dopo la morte di Giovanni Agnelli, si è proceduto infatti al consolidamento: il pacchetto del 25,37% è stato diviso perfettamente tra i tre soci della Dicembre, con il risultato finale che la torta vedeva John, Margherita e Marella con il 33,3% ciascuno.
Marella Caracciolo poi, interpretando la volontà del marito, ha perfezionato la donazione del 25,4% che avrebbe garantito al nipote di salire al 58,7% e prendere così il posto di Giovanni Agnelli nella proprietà della società semplice.
La nuova versione dei patti sociali della Dicembre riservava altre novità disponendo che tutti i poteri di amministrazione della società dovevano passare a John Elkann alla morte dell’Avvocato. Una volontà rispettata da tutti i soci che, dopo la sua scomparsa, hanno modificato l’articolo 9 dello statuto della Dicembre così: “I poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione spettano, senza eccezione alcuna, singolarmente al socio John Philip Elkann”.