giorgio levi

Luca Sofri nel gruppone di Libero e del Secolo d’Italia (ma anche dell’Unità)

I coniugi Sofri

Luca Sofri ha portato il suo Post in WebSystem 24, agenzia leader indiscussa del mondo delle news e che vanta nel suo portafoglio sia i principali nativi digitali (Lettera43, Affaritaliani, Blitz Quotidiano, Globalist, Dagospia) che le estensioni web di quotidiani e settimanali (Il Sole 24 Ore, Libero Quotidiano, l’Unità, Il Secolo d’Italia, Famiglia Cristiana ed Osservatore Romano).

Adesso non starò qui ad inoltrarmi nell’infernale giro delle agenzie pubblicitarie. Di questi tempi non vale tanto fare gli schizzinosi. Quello che c’è, è sotto gli occhi di tutti. Vorrei solo dire che qualche volta (poche, neh) ci siamo accaniti sulle concentrazioni editoriali prima con Berlusconi, adesso De Benedetti (ma direi zero dissenso), domani chissà. Ma mai si è detto delle concentrazioni pubblicitarie, che sembrano un mondo a parte. E che hanno avuto il risultato, negli anni, di abbattere la piccola editoria locale e le minuscole agenzie pubblicitarie territoriali.

Luca Sofri ora si ritaglia una fetta di torta dagli introiti della medesima agenzia di Libero e del Secolo d’Italia. Va bene così? Forse sì. A me però fa una certa impressione vederli lì tutti insieme.

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