Gli editori si preparano alla discussione sul prossimo rinnovo contrattuale. C’è in circolazione un documento (redatto dalla Fieg) con i punti che saranno oggetto della trattativa. In sintesi: lavorare di più, guadagnare meno, ridurre drasticamente le tutele sindacali. E nessuna garanzia che si torni ad assumere e nulla che faccia riferimento allo sviluppo delle nuove tecnologie.
Tra i punti più sorprendenti quello che riguarda il ruolo di caporedattore. Gli editori vorrebbero che questa figura fosse equiparata a quella del direttore, condirettore e da sei anni anche a quella di vicedirettore. Cioè, licenziabili.
Previste ondate di promozioni, almeno fino a quando non arriverà la proposta di equiparare al direttore anche i capiservizio.
