Quando un libro entra nelle aule di una scuola vuol dire che accade qualcosa di speciale. E’ come arrivasse da dove è partito tanto tempo prima ed è un po’ come se tornasse a casa. Ho scoperto che scrivere un libro e vederlo sui banchi di scuola non è solo un’emozione per il calore e l’accoglienza con cui ti senti accolto, ma è come sapere di avere portato quel libro esattamente dove deve stare. In mezzo a quegli studenti e a quei professori, lì dove la cultura nasce, si fortifica, entra dentro di noi.
Mi ha emozionato la mattina organizzata a Vercelli dall’Istituto superiore Lanino, che ha voluto presentare il mio “Volevo essere Jim Gannon”. Ho guardato quei ragazzi, ho ascoltato le brave professoresse, mi sono beato di stare con loro in una scuola pubblica (e basta con queste balle delle scuole private, abolitele, i docenti bravi lì non insegnano) e ho capito che il mio libro era finalmente in buone mani.