giorgio levi

Caso Inpgi, Rotondo: “Sosteniamo la solidarietà tra generazioni”

rotondo

Salvatore Rotondo (ex La Stampa)  primo sostenitore della Lettera Aperta all’Inpgi (questione prelievo forzoso dalle pensioni per affrontare la gravissima crisi economica dell’Ente) si fa ora promotore di una iniziativa che offre la possibilità ai giornalisti pensionati e a quelli in attività di dimostrare nei fatti che un patto intergenerazionale è possibile. Si tratta del sostegno ad una Onlus, costituita già da tempo e che raggruppa padri e figli e che ha tra i suoi ultimi progetti la costruzione di una scuola in Kenia. Rotondo m’invia questo comunicato che io volentieri pubblico.

L’Istituto Nazionale di Previdenza dei giornalisti ha deliberato un taglio sulle pensioni e l’ha chiamato “solidarietà”. Cercando di dimostrare che gli interessi degli anziani sono in contrapposizione con quelli dei giovani, per ammantare la manovra di una connotazione etica. Ma le giornaliste e i giornalisti, in pensione e in attività, che da due mesi si battono strenuamente per dire un fermo no alla Riforma dell’Inpgi, così come è stata approvata, non accettano lezioni di morale. Né dal presidente Andrea Camporese, né da quei membri del Cda che lo hanno fiancheggiato.

Camporese ed i suoi accoliti sappiano che non inganna nessuno la solidarietà pelosa di chi persegue un proprio interesse (il voto dei giovani?) mettendo le mani nelle tasche dei pensionati. Per noi Solidarietà con le giovani generazioni è batterci per un diritto che se sarà violato una prima volta, sarà violato per sempre. A danno delle pensioni di oggi e di quelle di domani. Che subiscono l’assalto degli Istituti di Previdenza, con l’Inpgi schierato come testa di ponte.

Chiudiamo dunque questo appello lanciando una campagna di Solidarietà tra generazioni. Una Solidarietà autentica, a vantaggio di una Onlus in cui sono impegnati alcuni dei nostri figli. La ComeNoi Onlus ha iniziato ad occuparsi di terzo mondo, e in particolare dell’India, oltre 40 anni fa. Ha dei progetti realizzati ed in corso di realizzazione in Asia, Africa, America Latina ed Europa. A Torino si cerca di facilitare l’integrazione delle donne immigrate da Paesi nordafricani di cultura islamica attraverso corsi di lingua italiana e percorsi di educazione alla cittadinanza.

Ma l’aspetto che più ci ha colpito di questa Onlus è il carattere che si è dato come «gruppo di famiglie». I padri partecipano ai progetti con i figli ed i figli ora – ragazzi che hanno esordito nel volontariato in giovanissima età – stanno allestendo con le sole loro forze, un progetto, “Karibu ndugu” (benvenuto fratello, in swahili), volto a raccogliere fondi per la realizzazione di una scuola in Kenya.

Chiunque voglia unirsi al nostro NO, schierandosi a difesa di un diritto collettivo, lo faccia simbolicamente con una donazione intestata a “Comenoi Onlus”, causale: “Progetto Karibu”.

CONTO POSTALE
Su bollettino: c/c n. 29696101Per versamento online e da sportello, IBAN: IT26 E 07601 01000 000029696101
CONTO BANCARIO
Online o da sportello: Unicredit Banca, IBAN: IT20 S 02008 01107 000003911699

PS. I link di riferimento sono ComeNoi Onlus e Karibu Ndgu

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