Nella mia funzione di consigliere dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte chiederò di portare nella prossima seduta la questione “insegnamento del giornalismo nelle scuole pubbliche”.
E a chiedere l’audizione, in sede di consiglio, del dr. Fabrizio Manca, direttore generale del Miur Piemonte.
Questa la mia lettera a Manca, ovviamente pubblica, rilanciata su Fb e Twitter all’indirizzo @istruzione_TO
Gent.mo direttore generale Miur Torino dr. Fabrizio Manca,
quale circolare impone ai docenti liceali d’insegnare tecnica del giornalismo in classe? E perché poi? E se non ci sono circolari perché è materia d’insegnamento? Scusi tutte queste domande. Io avrei tanto voluto nella vita vincere gli open di Gran Bretagna di golf, ma non riesco nemmeno a chiudere una buca senza perdere almeno un pallina.
Così penso che ognuno abbia la sua vocazione, un mestiere in cui credere, una missione da compiere. La mia è stata quella di fare il giornalista per 30 anni, un professore dovrebbe insegnare quello che sa. Tipo italiano, latino, greco. Sa quelle materie lì di una volta?
Il giornalismo non è un giochetto per passare un’ora in classe o per assegnare un compito a casa a capocchia. E’ una faccenda seria e difficile, scrivere un dannato articolo di cronaca è un lavoretto per gente d’esperienza. Così, non andiamo niente bene.
Le chiedo per tanto di diramare una circolare al’uopo. C’è un detto milanese che mi piace molto: “Offelle, fa el tò mestee”. Ecco quello dei docenti non è d’insegnare ai ragazzi a diventare giornalisti. Che poi con la crisi che c’è è meglio se imparano bene il latino.