L’Italia ha perso quattro posizioni nella consueta classifica stilata da Reporters sans Frontières, scendendo dal 73° posto del 2015 al 77° (su un totale di 180 Paesi). Nel 2014 l’Italia occupava la 49° posizione. Fra i motivi sul peggioramento di posizione il fatto che tra i 30 e i 50 giornalisti sarebbero sotto protezione della polizia per minacce di morte o intimidazioni. Citati anche “procedimenti giudiziari” per i giornalisti che hanno scritto sullo scandalo Vatileaks. Più libertà godono i giornalisti di Nicaragua, Tanzania e Guyana, Surinam e Samoa.
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