
L’Ordine dei giornalisti del Piemonte, attraverso Cirsde, ha avviato una ricerca sulla parità retributiva tra giornaliste e professioniste della comunicazione coinvolgendo l’Ufficio di parità della Regione Piemonte, varie associazioni del territorio e l’Università di Torino, che curerà la raccolta e l’elaborazione scientifica dei dati. Dice Carla Piro Mander, responsabile del progetto per l’ordine dei giornalisti: “Abbiamo ritenuto necessario promuovere un’indagine rigorosa per comprendere con chiarezza le dinamiche che ancora oggi producono disparità salariali nel nostro settore abbiamo promosso un questionario, rivolto a giornaliste e giornalisti iscritti all’Ordine del Piemonte , affinché emerga un quadro il più possibile completo e rappresentativo”.
Si tratta di un questionario assolutamente anonimo che è stato inviato attraverso le news letter dell’ordine e della Casa dei Giornalisti. A queste si unisce anche Il Times perché pensiamo sia utile cercare di fare un po’ di chiarezza su questo tema. Spiega Piro Mander: “Sul sito dell’ordine c’è una pagina dedicata all’iniziativa che fornisce tutte le informazioni. Questa ricerca rappresenta per noi un impegno per cercare di rendere visibile ciò che troppo spesso resta nell’ombra e aprire la strada verso una piena parità”.
Compilare il questionario rappresenta un contributo prezioso. Si tratta di uno strumento semplice, ma essenziale, per iniziare insieme una ricerca approfondita sulla disparità retributiva nel nostro settore professionale.
Il divario retributivo di genere è infatti una profonda ingiustizia sociale oltre che di genere perché riflette modelli culturali e strutture economiche che limitano le opportunità e la dignità delle persone. Individuarlo è fondamentale per comprendere come il valore del lavoro non venga riconosciuto in modo equo a tutte le persone. Questa ricerca vuole evidenziare meccanismi nascosti che penalizzano alcuni gruppi , in particolare le donne .
Parlarne significa confrontarsi con un tema che riguarda l’ intera comunità delle giornaliste e dei giornalisti, perché dalla qualità delle condizioni di lavoro dipendono la libertà, la sostenibilità e il futuro dell’informazione stessa.
La partecipazione è fondamentale. Senza i vostri punti di vista, senza le vostre storie professionali, senza la vostra testimonianza diretta, ogni analisi rischia di essere incompleta. Rispondere al questionario significa contribuire in modo concreto a costruire dati affidabili, indispensabili per proporre azioni e politiche più giuste e trasparenti. È un gesto semplice che può avere un impatto reale.
Tutte le risposte saranno raccolte e trattate in forma rigorosamente anonima, esclusivamente per fini di ricerca. Nessuna informazione sarà riconducibile alle singole persone e le risposte saranno trattenute non oltre il tempo necessario all’elaborazione della ricerca.
Credits
Il questionario da compilare si trova qui sul sito della Casa dei giornalisti del Piemonte