giorgio levi

Il direttore di “TorinoCronaca” Fossati è andato in pensione: “Questi 23 anni, un grande onore”. Alla guida da oggi Monticone

Con la sua pignoleria da cronista ha fatto venire attacchi di nervi a molti colleghi di altri titolati quotidiani. Il fondatore e direttore di TorinoCronaca Beppe Fossati è andato in pensione e ha ceduto la direzione ad Andrea Monticone e al suo vice Marco Bardesono, che da oggi firmano il giornale.

Fondato nel 2003, con socio Massimo Massano (ex parlamentare missino) affiancato a Il Borghese (espressione culturale della destra politica italiana, primo direttore Leo Longanesi nel 1950), TorinoCronaca si ricava una fetta di mercato rilevante, quando appaiono i primi segnali di crisi dell’editoria quotidiana. Fossati ha l’intuizione di puntare il suo giornale sui fatti di cronaca cittadina, che altri editori cominciano a trascurare. Un errore quest’ultimo, che nel tempo si rivelerà difficile da colmare. Fossati si costruisce una nicchia che frutta bene in edicola, anche grazie al prezzo di 50cent a copia, dove la concorrenza vola già oltre l’euro. Titoli senza fronzoli, articoli di semplicissima e rapida lettura, fotografie bene in evidenza. Il giornale, di piccolo e maneggevole formato, corredato da giochi, concorsi a premi e iniziative di marketing piace. E’ la versione torinese dei giornali inglesi popolari. Un po’ Daily Mail e un po’ anche La Notte, il quotidiano del pomeriggio di Milano, che in quegli anni è già al declino. Spesso, molto spesso, arriva sui fatti prima della concorrenza: com’è che TorinoCronaca ha questa notizia e noi no?

Sul socio Massano non ci va leggero Il Fatto Quotidiano con una lunga inchiesta sull’ex esponente dell’Msi: “Con il suo quotidiano torinese CronacaQui è riuscito a ottenere dallo Stato la bellezza di 46 milioni di euro. Classe 1950, nato a Mogadiscio ma torinese da una vita, licenza media superiore, editore milionario. Il suo nome è fuori dai radar delle vicende pubbliche da un ventennio, ma coi soldi pubblici ha mantenuto un appuntamento fisso ogni anno: amministra Editoriale Argo, la società torinese che edita il foglio locale che dal 2003, con 11 governi diversi, è riuscito sempre a ottenere il suo contributo a sei zeri”. Massano non ci sta e replica: “Secondo me avete sbagliato i conti. Con quei soldi in 20 anni abbiamo creato un giornale credibile e autorevole che è il secondo più letto a Torino e Provincia. Del resto, come fanno i giornali a sopravvivere senza?”. A ottobre 2024 Il Post colloca TorinoCronaca al decimo posto tra i quotidiani che ricevono i maggiori contributi pubblici: 1.103.650,04 euro nel 2023. Il giornale è assente dai radar di Ads sui dati di vendita. Così come Editoriale Argo non ha un sito e non rende pubblico su internet il proprio bilancio.

Fossati è stato festeggiato da amici e autorità cittadine, l’altro giorno, per avere compiuto 75 anni. E’ stata così l’occasione per annunciare il ritiro dalla direzione. Dalla direzione, non dal giornale. Scrive qui Fossati nel suo ultimo editoriale da direttore: “Senza di Voi, cari Lettori, non ce l’avremmo mai fatta. Ventitré anni fa, sarebbe naufragato il sogno di creare un quotidiano popolare fortemente legato al territorio e alle sue problematiche, ma anche e soprattutto uno stretto legame con le persone. E le loro piccole e grandi storie, dove l’amore, il lavoro, l’ingegno e le speranze purtroppo a tratti si mescolano con la rabbia e la violenza. Bella e mala vita per noi che qui siano nati, cresciuti e viviamo cavalcando le bizzarrie della vita”. E conclude: “Sarò un po’ meno sulla notizia e un po’ di più nella gestione dell’azienda, vicino all’editore Massimo Massano che mi ha chiamato nel consiglio di amministrazione. C’è tanto da fare, e lo faremo insieme per rendere TorinoCronaca sempre più competitivo, sia sulla carta che sul web”.

Al cambio della guardia qui il neo direttore Monticone: “Ciao Beppe. La tua redazione approfitta del tuo compleanno per dirti grazie. Te lo dice la redazione di oggi, ma anche quella di ieri, di chi qui a TorinoCronaca ha cominciato e poi ha seguito altre strade, te lo dovrebbe dire quella di domani”.

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