
Potrebbe, condizionale d’obbligo in queste giornate dove si dice e tutto si smentisce, ma al momento la prima mossa di spezzatino di Gedi (di questa tornata) comincerebbe da Ivrea. La Sentinella del Canavese, storico giornale edporediese (5 edizioni alla settimana), in portafoglio Gedi fin dalle origini dei quotidiani dell’allora Gruppo Finegil-Espresso. Per lunghi anni legato a doppio filo con la Provincia Pavese.
L’acquirente, l’unico per la verità, sarebbe il gruppo pugliese Ladisa, presidente Vito Ladisa, 60 anni. Leggiamo il chi siamo dal loro sito, così ci possiamo fare un’idea: “Azienda di ristorazione che si colloca tra i principali players del settore. Si occupa di ristorazione collettiva (scolastica, socio-sanitaria, militare, istituzionale, aziendale), ristorazione commerciale (gestione bar e punti ristoro), commercializzazione di derrate alimentari, banqueting. L’azienda progetta e realizza cucine industriali e opera anche nel settore del global service (manutenzione e pulizia). Ladisa srl produce oggi oltre 35 milioni di pasti e dà lavoro a circa 4000 persone, è presente in Scuole, Università, Ospedali, Ministeri, Forze dell’Ordine, Forze Armate, Enti pubblici in genere. Numeri destinati a crescere e che vedono l’Azienda presente da Sud a Nord in 17 regioni servendo complessivamente oltre 700 strutture in tutta Italia”.
Wow, il Colosso di Bari. Ma che parentela c’è tra il re delle mense e il mondo dell’editoria ce lo spiega qui Il Corriere della Sera, edizione di Torino: “Per il gruppo Ladisa, che ha il proprio headquarter a Bari, non si tratterebbe di una prima volta nel mondo dell’editoria. La società, tramite la controllata Ledi Srl, si era già impegnata con la Gazzetta del Mezzogiorno di Bari, per alcuni mesi, prendendo in fitto il quotidiano barese dopo il fallimento della società Edisud. Chiusa l’esperienza con la Gazzetta del Mezzogiorno, acquisita all’asta da un altro gruppo che fa capo agli imprenditori pugliesi Vito Miccolis e Antonio Albanese, i Ladisa annunciano la nascita del quotidiano La nuova Gazzetta. Ma in seguito a un ricorso dei nuovi proprietari del quotidiano barese, però, il nome della testata fu cambiato e divenne L’Edicola. Vito Ladisa è anche salito agli onori della cronaca per essere stato indagato con l’accusa di finanziamento illecito a Michele Emiliano (Pd) durante le primarie del 2017. L’imprenditore è stato poi assolto dai giudici d’Appello, dopo che in primo grado era stato condannato a 4 mesi di reclusione”. Va aggiunto che il gruppo ha fatto una offerta anche per Huffington Post.
Che altro c’è da dire su Vito Ladisa? Un passo alla volta. Per il momento accontentiamoci di Vito Ladisa che intervista Vito Ladisa qui sul sito di FinLad Holding, la finanziaria della famiglia Ladisa. Poi si vedrà.
Auguri Sentinella del Canavese, e questa volta lo dico a titolo personale. Sono stato quasi tre anni in quella redazione, in incarico come caposervizio alla Provincia Pavese, distaccato ad Ivrea. Una città bellissima che merita un giornale fatto bene, com’è stata, grazie al lavoro dei suoi giornalisti, fino ad oggi la Sentinella. Un pezzo di storia che ci riporta ai tempi di Adriano Olivetti e al suo amore per questo giornale.