giorgio levi

Luca Ferrua patteggia a 5 mila euro. Chiuso il procedimento a carico dell’ex direttore del portale del Gruppo Gedi “Il Gusto”

Alla fine 11 mesi sono stati convertiti in una multa da 5 mila euro. Questa la pena concordata con procura e tribunale a Torino da Luca Ferrua, giornalista indagato insieme ad altre quattro persone in un procedimento relativo a presunti favori intorno alla promozione in chiave turistica del Fricassé ‘d Baudisé, piatto tipico di Baldissero Torinese.

Luca Ferrua è stato caporedattore de La Stampa e direttore de Il Gusto, portale enogastronomico del gruppo Gedi (estraneo alla vicenda), dal quale si è dimesso il 1° giugno 2024 dopo l’apertura dell’inchiesta.

Gli inquirenti si erano concentrati soprattutto sulla somma di 48 mila euro (provenienti da fondi pubblici) percepiti da una società collegata a Ferrua per una campagna sul Fricassé.
L’ipotesi di corruzione è caduta al termine delle indagini preliminari. La contestazione è stata trasformata in concorso in truffa e turbativa d’asta.

Ha detto l’avvocato Luigi Chiappero, difensore di Ferrua: “La conversione in una pena pecuniaria tiene conto dei tanti aspetti positivi emersi nel corso del procedimento. La somma in questione è stata restituita, la manifestazione è stata pagata di tasca nostra e ha anche avuto successo. Quanto alle condotte portate al vaglio del giudice, eravamo al confine fra il reato vero e proprio e la violazione amministrativa”.

Tra gli altri indagati figuravano dei funzionari di Visit Piemonte, società in house della Regione e un ex consigliere comunale di Baldissero. Tutti hanno patteggiato pene pecuniarie di diversa entità, meno uno che ha chiesto la messa alla prova.

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