giorgio levi

Blogger a 73 anni. Grazie Salone del Libro

Allora, tutto comincia con la procedura di accreditamento online alla XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Ero presente 37 anni fa all’inaugurazione della prima edizione e da allora ci sono stato ogni anno. Dunque, 36 ininterrotti anni di accredito stampa. Ero un giornalista della Mondadori alle prime armi 37 anni fa, sono un giornalista oggi, con qualche anno sulle spalle. Ma pur sempre professionista.

Come racconta bene qui il mio amico Gabriele Ferraris (ex La Stampa, ora notista del Corriere della Sera edizione di Torino) l’organizzazione del Salone ha complicato una delle più semplici macchine di accreditamento ad una fiera.

Ora perché dico questo? Ovviamente non per me, posso benissimo pagarmi il biglietto. Ma se il Salone chiede al giornalista (professionista o pubblicista) una documentazione che questo non può avere (codice fiscale e partita Iva dell’editore, lettera d’incarico) perché impedire l’accesso a chi in cinque giorni di fiera può portare a casa qualche collaborazione?

Forse più del 70% dei giornalisti accreditati al Salone non sono dipendenti di un giornale. Ci vanno come freelance. Guardano, intervistano, scrivono brevi pezzi di cronaca. Poi cercano di piazzarli in qualche giornale. Ma dopo, chiaro? Prima devono poter entrare e poi rimboccarsi le maniche. Ma se tu Salone gli chiedi, per darti l’accredito, una lettera d’incarico o il codice fiscale o la partita Iva dell’editore (che non sai ancora quale sarà) questi non entreranno mai. Gli inviati al Salone non esistono più, forse nemmeno nei quotidiani.

E’ una discriminazione, soprattutto verso i giovani freelance alle prime armi. La soluzione sarebbe semplice, ed è quello che è sempre stato. L’accredito si concede a tutti quelli che sono regolarmente iscritti all’Ordine dei giornalisti.

Io ho voluto provare la strada alternativa. E ho chieso l’accredito come blogger, che è quello che sono, con il mio Il Times, da più di 20 anni. Il meccanismo è sempre astruso, ti chiedono l’indirizzo del tuo blog per verificare che si occupi di temi culturali. Alla fine l’ho ottenuto.

E’ la prima volta, in tutta questa mia lunga vita nel mondo dell’informazione, che vengo accreditato ad un evento internazionale come blogger. Insomma, ci sono volute due decine di anni ma ci sono arrivato. Questo blog ringrazia.

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