
La Nme (New Media Enterprise) in liquidazione, società editrice del quotidiano freepress Metro e del sito metronews.it, ha comunicato al comitato di redazione, con perfetto e cinico tempismo alla vigilia di Natale, “l’interruzione della produzione dal 23 dicembre 2024 e dell’attività lavorativa giornalistica dal 31 dicembre 2024”. E’ quanto si legge in un comunicato del Cdr della testata, che ripercorre questo brutto finale, mentre sono state avviate le trattative, “con il sostegno sindacale dell’Associazione Stampa Romana e dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, per garantire la massima protezione alle colleghe e ai colleghi”.
“L’esperienza di Metro in questi quasi 25 anni è stata incredibilmente libera, senza vincoli nè imposizioni che non fossero il rispetto delle lettrici e dei lettori che prendevano, a loro volta liberamente, le copie dai dispenser” scrive il comitato di redazione. Nell’ultimo periodo, aggiunge il Cdr “le giornaliste e i giornalisti di Metro hanno vissuto anni di crescente precarietà, hanno accettato responsabilmente ammortizzatori sociali sempre più pesanti, senza far mai mancare il proprio impegno professionale per garantire la massima qualità possibile dell’informazione. Sino all’ultimo si sono fatti carico delle conseguenze dei tagli e della crisi. E ora, giusto alla vigilia di Natale, si ritrovano insieme alle loro famiglie a fare i conti con l’amara assenza di qualsiasi prospettiva lavorativa”.
Nato nel 2000 a Roma il quotidiano è stato il primo esperimento di freepress in Italia. Distribuito gratuitamente, nelle città più grandi, alle fermate della metro, dei mezzi pubblici e nei locali cittadini. Dopo Roma, nel momento di maggiore successo, erano state avviate edizioni a Torino, Bologna, Firenze, Genova, Bergamo, Monza e nel Veneto. Tra il 2005 e il 2006 ne veniva stampato circa un milione di copie al giorno con una redazione di 25-26 persone, tra giornalisti e grafici. Ora l’unico quotidiano gratuito ancora in distribuzione è Leggo, il cui editore ha dichiarato una tiratura di 180 mila copie in tutta Italia e 500 mila utenti unici al mese sul sito.
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