giorgio levi

La resa dei quotidiani. Altri 12 mesi di passione per Corriere, Gazzetta, Repubblica e Stampa. L’Avvenire consolida la sua posizione di terzo giornale d’Italia

L’aria che tira è sempre la stessa. I giornali cartacei hanno perso defintivamente il loro orizzonte e in 12 mesi hanno abbandonato altre consistenti quote di mercato. Secondo quanto pubblicato qui da Affari Italiani da aprile 2023 ad aprile 2024 i dati Ads sul fronte della diffusione totale cartacei + digitale sono pessimi. Va male Il Corriere della Sera che perde 20 mila copie (da 247 mila e 227 mila). Nel gruppo di Urbano Cairo fa peggio La Gazzetta dello Sport (da 173.115 e 145.924). La Repubblica (da 152.047 a 146.789), Il Sole 24 Ore (da 128.929 a 120.369), La Stampa (da 88.196 a 78.817).

Per contro è sempre in crescita L’Avvenire che sfiora ormai le 100 mila copie e consolida la sua posizione di terzo quotidiano d’Italia (da 98.776 a 99.805). Bene Il Fatto Quotidiano (da 49.664 a 52.131), Il Corriere dello Sport (da 37.863 a 42.038) e il Tuttosport (da 22.313 a 24.060).

Abbastanza contenuta la perdita de Il Giornale (da 28.826 a 27.599), così come quella de Il Mattino (da 24.222 a 23.996), tra i giornali ascrivibili alla destra politica è in discesa rapida La Verità (da 32.930 a 27.196).
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Affari Italiani

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