
Alla fine del 2024 saranno trascorsi 130 anni dal capodanno del 1894, giorno in cui Alfredo Frassati diventa comproprietario de La Gazzetta Piemontese, che un anno dopo prende il nome de La Stampa. Il 16 ottobre del 1900 Frassati assume l’incarico di direttore, e nel 1902 è unico proprietario. Il giornale cresce così tanto, per numero di copie e diffusione e popolarità, da diventare il secondo quotidiano italiano, dopo Il Corriere della Sera.

ll 22 giugno 1924 l’abitazione di Frassati, a Torino, è invasa dagli squadristi fascisti. Frassati è costretto a lasciare la direzione de La Stampa il 9 novembre 1925, meno di un anno dopo il delitto Matteotti.
Il giornale viene rilevato, ad un prezzo risibile e con il sostegno politico di Mussolini, da Giovanni Agnelli, fondatore della Fiat.
Frassati ha due figli da Adelaide Ametis, Pier Giorgio e Luciana. Pier Giorgio terziario domenicano, membro della Fuci e di Azione Cattolica, è stato beatificato nel 1990 da papa Giovanni Paolo II. È considerato, pur non essendolo tecnicamente, uno dei santi sociali torinesi.
Questa targa si trova nei giardini di piazza Solferino, davanti al palazzo che fu la prima sede de La Stampa.
A futura memoria.