giorgio levi

Vendita quotidiani. Per la prima volta nella storia dell’editoria italiana tutti i giornali registrano perdite in edicola

Per la prima volta nella storia del giornalismo italiano tutti i dati di vendita dei quotidiani in versione cartacea certificati Ads ( ottobre 2023 su ottobre 2022) riportano il segno negativo. Per la prima volta, tutti insieme, hanno perso copie.

Certo, era prevedibile. Mai in questi ultimi 5 anni sono arrivati segnali di ripresa. Ora abbiamo la fotografia che c’illustra che cosa accadrà nei prossimi due o tre anni. La fine della produzione su carta, che arriva puntuale, come una decina d’anni fa gli esperti americani avevano previsto. Accadrà quando le perdite in edicola saranno così consistenti da non prevedere più recuperi o segnali di ripresa. Diciamo, fine 2025. In ogni caso, ad oggi, nessun editore è ancora riuscito a trovare una via d’uscita.

Le edizioni digitali qualche segno positivo lo registrano. Ma non sono ancora sufficienti a colmare le perdite della carta e i fatturati pubblicitari che appaiono leggermente in ripresa. Tuttavia, non esistono dati veritieri, nei bilanci, che confermino le entrate pubblicitarie dichiarate dagli editori.

Che fare? E’ la fine del sistema informazione che nei due secoli precedenti è stato così determinante per la vita dei cittadini? Forse no, qualche strada praticabile ci sarebbe.

Ma questo blog è un diario personale, io registro i fatti, non offro le soluzioni. Quelle si pagano.

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Foto di Hasan Albari

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