giorgio levi

Hanno tagliato le teste ai bambini. Di che cosa vogliamo parlare? Nemmeno Hitler osò tanto

Ho aspettato qualche giorno. Ho sospeso la mia presenza sui social, perché al primo post sono stato al centro di uno shitstorm molto tempestoso. Sono battezzato e cattolico, non sono ebreo. In realtà non sono troppo cattolico, ma sono ebreo dentro, l’arbusto che sostiene la mia anima è giudaico. Ho l’orrore negli occhi e nella mente, le mie notti sono da quattro giorni inquiete. Nemmeno Hitler ha osato tanto.

Questi palestinesi (non farei tante differenze tra il potere dittatoriale e il popolo) sono carnefici assetati di sangue, hanno inseguito nelle strade dei loro paesi vecchi, mamme, bambini, soldati, uomini al lavoro, hanno violato confini, paesi, villaggi, case. Hanno ucciso la gente per strada, deportato anziani infermi, violentato donne. Gridavano inseguendoli per strada ebreo ebreo, non israeliano. Una ragazza giovanissima rapita, secondo alcune fonti, è stata bruciata nuda e viva in una piazza di Gaza.

La domanda che mi sono posto è: esattamente di che cosa vogliamo parlare? Quando accadono tragedie come questa che argomenti vogliamo trattare? C’è nulla da dire, solo sperare che l’esercito israeliano spazzi via la merda che circola a Gaza.

Ah, certo i pacifisti. Israeliani e palestinesi sullo stesso piano. Come no. Ho tentato di capire le posizioni dei media in questi giorni. Giornali e televisioni hanno cercato di tenere una linea comune, centrata sull’orrore dell’assalto terrorista. Poi i giorni passano e i distinguo crescono. Secondo lo stesso copione della guerra in Ucraina. Tutti furibondi all’inizio con Putin. Poi però, isomma, sì in effetti, gli ucraini sono un po’ fascisti, Putin non è poi cattivo, vediamo che cosa si può fare, pace, pace, pace. Come il Papa, che cita per la prima volta Israele e non dice Terrasanta, ma poi si tira indietro, sì, in fondo, poveri palestinesi. Che sono tutti in piazza a giocare a calcio con le teste mozzate ai bambini israeliani.

Alla fine mi restano due piacevoli sensazioni. La prima, che avrebbe scandalizzato mio padre e non oso immaginare i nostri 15 famigliari uccisi ad Auschwitz, è stata la decisione della Germania di denunciare penalmente i partecipani al corteo pro palestinesi che hanno insultato con schifosissimi slogan gli israeliani trucidati da Hamas. Amavo la Germania e Berlino già prima, ora di più.

La seconda piacevole sensazione è il comportamento tenuto dalla premier Giorgia Meloni che non ha avuto tentennamenti nel giudicare l’orrore palestinese e piccola cosa, forse, ma significativa, l’altra sera ha rinunciato ad una serata ufficiale per andare a portare solidarietà agli ebrei di Roma in Sinagoga. Bene anche il tentativo del governo di redigere un comunicato comune di condanna, chiedendo anche l’approvazione delle opposizioni. Ma Pd 5S, e qualche altra frattaglia di sinistra, hanno cominciato a mettere i punti sulle ì e addio unità politica, non vogliono prendersi la responsabilità di un gesto politico importante a favore d’Israele, persino di fronte all’orrore terroristico islamico.

Diciamo, che con la mia lunga militanza a sinistra, incrollabile fede anti fascista, figlio di una partigiana e di un ebreo, iscritto all’Anpi, non so ancora se potrò dire amo Meloni, come amo Berlino, ma un muro è caduto, e forse qualcosa è cambiato.

3 thoughts on “Hanno tagliato le teste ai bambini. Di che cosa vogliamo parlare? Nemmeno Hitler osò tanto

  1. Non amo e non amerò la signora Meloni. Ma nutro rispetto – e sì: pure ammirazione – per la posizione assunta riguardo all’Ucraina. Non posso invece non provare profondo disprezzo per chiunque si dichiari “di sinistra” e non sia capace di distinguere tra aggressore e aggredito, civiltà e barbarie, modernità e medioevo. Israele ha sempre vinto le guerra e spesso perso la pace. Ma chiunque non riconosca a Israele il diritto di vivere e di vivere in pace è un criminale o un imbecille.

  2. direi che, alla luce del debunking posteriore, le fake news che lei ha contribuito a diffondere siano state smentite dagli stessi media Israeliani.

    non crede che sarebbe giusto smentirle e fare una rettifica anche qui ?

    confidando nella sua onestà intellettuale, la saluto

    flavio

  3. l’onestà intellettuale non c’entra nulla. Qualche media israeliano può avere forse smentito, ma non tutti. La mia fonte è l’esercito israeliano, del quale ho la massima fiducia. Ma scusi, anche non avessero giocato a football con le teste dei bambini renderebbe meno infame questo vile massacro in terra d’Israele. Avergliele mozzate, e nessuno lo ha mai smentito, rende meno odioso il più devastante attacco a cittadini di uno stato straniero, di religione ebraica, da tempi di Hitler? L’avere ucciso, rapito e torturato donne e bambini e uomini fa di questa gentaglia palestinese un interlocutore credibile? Io non credo, meritano l’estinzione e quindi non correggo quello che scrissi allora.

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