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I giornalisti de La Stampa hanno approvato la proposta di accordo sui tagli raggiunta da Cdr e azienda.
Il 21 aprile si era raggiunta già l’ipotesi di un’intesa, ma il cambio ai vertici di Gedi con l’ingresso del nuovo editore, due giorni dopo, aveva rimandato l’accordo perché andava confermato con il nuovo amministratore delegato Begal ed con ll nuovo direttore Giannini. Il tavolo ha trovato un accordo incentrato sul contratto di solidarietà (l’azienda chiedeva il 18%), un intervento sulle domeniche, sugli straordinari, sui tagli alle collaborazioni.
Alla fine l’intesa è stata raggiunta su una solidarietà al 15%, che per ogni quadrimestre corrisponde a 3 giornate lavorate in meno per i primi tre mesi e quattro per il quarto mese. Domeniche e straordinari forfettizzati per i redattori che non percepiscono superminimi specifici o indennità compensative. Il delicatissimo punto del pagamento delle domeniche lavorate è stato risolto così: dopo due domeniche retribuite con la maggiorazione del 55% in aggiunta a 1/26 della retribuzione mensile, la terza domenica verrà retribuita con la sola maggiorazione del 55% e darà diritto alla fruizione di una giornata di riposo compensativo. Infine i tagli alle collaborazioni: le spese vengono ridotte di altri 450 mila euro entro la fine di quest’anno. Tutti i compensi, il cui importo unitario supera gli 80 euro, vengono tagliati del 15%.