giorgio levi

Corso per aspiranti cronisti sportivi. Al migliore dei partecipanti un posto di tre mesi retribuito. Ma come funziona, se uno non è un giornalista?

Il sito per gli appassionati di calcio è abbastanza conosciuto. E’ Calciomercato.com. I responsabili della redazione hanno ora lanciato una specie di concorso, che loro chiamano corso per aspiranti giornalisti.

Si legge sul sito: “Il corso sarà indirizzato a tutti gli aspiranti giornalisti, con un focus particolare dedicato al calciomercato: come raccontarlo, come scriverne, i segreti delle trattative, il fenomeno calciomercato.com. E per almeno un corsista ci sarà la possibilità di iniziare una collaborazione con calciomercato.com: 3 mesi retribuiti nella redazione del primo sito di calcio in Italia!”.

Ora, delle due l’una. O il corso non è per aspiranti giornalisti. O lo è. Nel primo caso il migliore dei corsisti non potrà avere un impiego di tre mesi restribuito nella redazione perché per poter lavorare in un giornale, e lo dice una legge dello Stato, bisogna essere iscritti all’Ordine dei giornalisti. Se tu sei aspirante non sei giornalista. Oppure il sito non ha un direttore responsabile (e non sembra questo il caso) allora non può usare la parola giornalista.

Se invece è proprio un corso per aspiranti giornalisti puzza, perché si diventa giornalisti (cioè con iscrizione all’Ordine) soltanto con 18 mesi di assunzione da praticante (o con il sistema del ricongiungimento), ma non certo con un corso di 1 giorno.

La regola è diffidare, ovunque e sempre.

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